LIBRERIA RINASCITA: Scheda prodotto
ESISTENZA FRAGILE. SCIENZA E MORALE FRA PASSIONE E RAGIONE. ATTI DEL CONVEGNO (B
di DE FRANCO R. (CUR.)
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- Titolo: ESISTENZA FRAGILE. SCIENZA E MORALE FRA PASSIONE E RAGIONE. ATTI DEL CONVEGNO (B
- Sottotitolo: (BARI, 1-2 APRILE 2004) (L')
- Autore: DE FRANCO R. (CUR.)
- Illustratore: 0
- Editore: MATTIOLI 1885
- Collana: EXPLORA
- Anno: 2007
- ISBN: 9788889397992
- Pagine: 245
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 170 FILOSOFIA E DISCIPLINE CONNESSE
Classificazione CEE
- PSAD BIOETICA
- PDR IMPATTO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA SULLA SOCIETA
- HPQ ETICA E FILOSOFIA MORALE
In occasione del convegno di studi sul tema "L'esistenza fragile", prestigiosi medici, filosofi morali, ermeneuti, storici della scienza e della filosofia, botanici e biotecnologi italiani e stranieri si sono confrontati sui temi più scottanti della bioetica, riflettendo sugli scenari proposti dalle scienze biomediche. Il volume propone un'analisi di questioni più che mai attuali: la coesistenza e il conflitto tra passione e ragione nel soggetto morale; il tempo che genera e divora i suoi figli; la passione per la verità scientifica che, se priva di controllo morale, è foriera di distruzione; la natura che feconda e distrugge. Questo libro permette al lettore di cogliere in modo suggestivo e non univoco le ragioni e le passioni della scienza e della morale, documentando, con un approccio chiarissimo, i miraggi, le paure, il bisogno di certezze che l'uomo contemporaneo vuole per sé, la sua terra e il futuro comune.
Opera In occasione del convegno di studi sul tema "l’esistenza fragile" (Bari, 1-2 aprile 2004), importanti studiosi e scienziati si sono confrontati su storia della filosofia e storia della scienza, riflettendo sugli scenari proposti dalle scienze biomediche e dalla bioetica. Il saggio raccoglie in volume quest’interessante esperienza, rilanciando questioni più che mai attuali. Dal testo Una risposta possibile è che non si tratta di contrapposizione né di ambizione ma di coraggio intellettuale, quello stesso coraggio che Aristotele definisce così, quando afferma, riferendosi certo al filosofo, ma mai come in questo campo l’esortazione calza anche per lo sperimentatore, “la paura non si addice al filosofo, gli si addice il coraggio intellettuale che è a mezzo tra la pusillanimità e la temerarietà”.